La Taverna al centro della città, Astrub-centro città

Astrub, la città più grande di tutto il continente...centro di tutti i commerci, intrighi politici e richiamo per grandi guerrieri e piccoli vagabondi...Luogo di culto per quasi tutte le razze, basti pensare a tutte le statute rappresentanti le varie Divinità.Ed al centro di questo turbine, una piccola taverna;sembrava esserci sempre stata, sembrava esser nata prima della città stessa, e al suo interno sempre lui,l'oste dalla grossa ossatura e dal passato dimenticato...se ne stava li ad aspettare gli ordini dei più grandi eroi di Amakna, a placare le liti di quei seguaci dell'ordine di Bontarian e dei valorosi guerrieri Brakmarian.Quella sera però era diversa...Non sapeva cosa gli sarebbe successo, ma si era messo al lavoro con quello strano presentimento, quello che ti fa dire"cavolo, perchè non me ne sono stato a letto stamattina?"...



Niglio entra nella taverna con aria da fattone reggendosi con la propria staffa, si avvicina al bancone ed esclama "oste, dammi una birra...ho dormito malissimo, con tutte le botte che ho preso ieri!"

lol, ho perso l'input x il prossimo ke posta.

A voce alta esclamo: qualcuno di voi ha mai preso botte all'arena?

Entra nella taverna spalancando la porta in modo che la luce proveniente dall'esterno permettesse agli altri di vederla bene, la solita aria impeccabile e sicura di sè e s'avvicina a niglio con movimento ondeggiante in modo che tutti la notino:" ciao niglio, come và la vita, era da tanto che non ci vedevamo" se siede di fianco a lui "sai,anch'io combatto di tanto in tanto nell'arena ma riesco sempre a rimanere abbastanza lontana o a nascondermi in modo da non essere colpita, è un bel vantaggio potere attaccare da così lontano, a volte", si rivolge all'oste " vorrei una birra chiara molto leggera di grazia" e pone 2 monete sul bancone

Edited by Simother - 21/5/2007, 19:11

Per fortuna ke l'oste ha cacciato quel tizio, solko. ogni tanto mi capita di incontrarlo...è davvero suonato, nn capisco mai quel ke dice!

Comunque è interessante il tuo modo di combattere, ma non fa x me...troppo complicato usare quell'aggeggio ke t porti appresso. molto megli un bel bastone! xè la prossima volta non mi accompagni, così magari prendiamo meno botte.

La porta si apre lentamente, ed entra un ragazzo vestito di nero, con un lungo mantello rosso che gli cade dalle spalle. Capelli lunghi, inpeccabili, vestito perfettamente pulito e senza un minimo strappo, stivali lustri come appena comprati, prende posto accanto alla coetanea con un sorrisetto smagliante.

<< Oste, del vino rosso per favore >>

Accenna cortesemente all'imponente uomo, ponendo sul bancone una moneta luccicante

<< Allora come va gente? >>

Cercando di nn farsi vedere dall'oste fa cadere il contenuto del sudicio boccale in una fenditura del pavimento e lo pone vuoto sul bancone ringraziando l'oste della bevanda, si gira verso niglio "volentieri, gli aiuti sono sempre ben'accetti, però avvisami prima con un messaggio via colomba così sò quando presentarmi; comunque spesso ricorro anche a dei pugnali quando m'accorgo di nn riuscire a tenermi lontano dal nemico, non sono molto pratica ma me la cavo"
si gira verso il nuovo arrivato "ciao giovinotto" con sorrisetto malizioso

Edited by Simother - 21/5/2007, 19:24

Capisce il discorso intavolato dagli amici, ed attacca con fare superiore:

<< Noi maghi possiamo fare a meno delle lunghe distanze. Come ben sai grazie alle mie magie posso uscire incolume da pressochè qualsiasi battaglia. >>

Nel frattempo nota che la sedia e il bancone sui quali è poggiato sono tremendamente sporchi e anche leggermente umidicci. Fa una faccia leggermente disgustata e si scrolla un po' di polvere dal mantello.

*Dopo devo assolutamente mettermi qualcosa di pulito...forse non è stata una buona idea venire in questo posto..*

Pensa tra se e se, poi si rivolge all'amica:

<< Ma davvero usi anche altre armi oltre all'arco? Così gracilina non credo saresti in grado di usare nemmeno un cucchiaio.. >>

dice con con tono scherzoso, dando una leggera gomitata all'amica e bevendo un sorso dal boccale, dandogli prima una seconda pulita.

Dalla cucina della locanda improvvisamente proviene un indefinibile rumore di cose fragili che vanno in frantumi. L'oste infuriato volta lo sguardo verso qualcosa che gli avventori non riescono a scorgere. Pronuncia poche parole a bassa voce quando una ragazza dalla pelle grigia sbuca mortificata dalla stanza.

- Ahem.... credo che per oggi la Birra sia finita. - Volge lo sguardo verso le guerriere sedute al di là del bancone - Ehilà! C'è sempre dell'ottima burrobirra...-

Con un sorrisetto nervoso accenna un saluto, nell'attesa di una reazione dell'oste.

Ecco, questi maghi....io non mi fido delle vostre magie! sgrunt, il legno serve, ecco cosa...la crescita delle piante è l'unica magia buona! le bambole sono un dono del nostro dio...ma la tua magia...kissà da quali abissi proviene.

poi girandosi, ma tenendo un tono di voce udibile: maghi, mah...tutti belli puliti e altezzosi, se ne potesse fare a meno...ma sono dannatamente utili a volte.

Comunque pare buono il vino ke bevi...potrei assagiarne un goccio?

Il fragore dei cocci fa sussultare il ragazzo sulla sedia, facendogli andare di traverso il vino. Con una faccia indefinibile prende a tossire e riesce in qualche modo a deglutire.

<< Sì sì prendi coff coff io per oggi basta bere... coff coff >>

Allunga il boccale all'amco e dopo un paio di colpetti di tosse riesce ad assumere una certa compostezza, dopodichè si mette una mano dietro una spalla ed estrae un meraviglioso bastone di legn scuro, con incastonata sulla cima una scintillante pietra rosso dai riflessi ambrati

<< Cosa credi? Anche io uso una staffa, non sei il solo qui in zona. Guarda che bellezza >>

Esclama con un sorrisetto mettendola in mostra sul bancone

- Benvenuto - La ragazza da dietro il bancone sfodera un sorriso - Il mio nome è Aydha, lavoro qui part time- anche da lontano si puo' percepire l'intenso odore di alcohol che scaturisce dai suoi bagnaticci indumenti.

L'oste ancora ingrugnito la spinge indietro. - Va' in cucina, pasticciona - poi si volge al nuovo avventore.
- Devo avvertirla che c'è la birra è finita -sgrunt- posso comunque consigliarle il nostro buonissimo...
*stonf*
Indietreggiando la cameriera è inciampata nel cestino del pane.
Rivolgendosi alla ragazza l'oste le fa cenno di allontanarsi.
- Va bene, va bene... prenditi una serata di riposo, sram.-
- sissignore - Aydha scompare nella penombra della cucina.
- Ma prima di scappare metti a posto questo casino!-

Segue Aydha con lo sguardo speranzoso che lei si giri, "chissà se troverò il coraggio di offrirle da bere" riflette tristemente.

Incrocia lo sguardo dell'oste... "uhh già l'ordinazione, cosa mi ha appena detto... mmm non c'era...vuino, birra, café..." tenta di ricordare...
<< Vorrei una birra>> dall'espressione arcigna che compare sul volto dell'oste capisce di avere scelto la risposta sbagliata.